“La Bella di nulla” di e con Elisabetta Salvatori inaugura la stagione teatrale di Molina mon amour
Dopo tre anni, torna anche la stagione teatrale di Molina mon amour al Magazzino di Antonio, che è anche la sede dell’associazione. Sarà Elisabetta Salvatori a inaugurare il cartellone che fa parte della rassegna invernale 2023.
La Bella di nulla è il titolo dello spettacolo che l’attrice proporrà al pubblico sabato 4 febbraio. Si parte alle 20 con il buffet, l’inizio dello spettacolo è previsto alle21.30. Appuntamento, quindi, al Magazzino di Antonio in piazza Martiri della Romagna 26 a Molina di Quosa. Prenotazione obbligatoria al 3791913131 (solo WhatsApp).
La scheda dello spettacolo scritto e interpretato da Elisabetta Salvatori
L’opera è il racconto della vita di Giuseppina Silvestri, la “Bella di nulla”, nata in Versilia nel 1881. Una donna con capacità comunicative sorprendenti che è rimasta indelebile nella memoria di chi l’ha conosciuta. Vero e proprio “personaggio” per la sua epoca, ancora oggi la si può considerare una figura modernissima. Giovane vedova, rimasta sola con due figli, coi pochi soldi che aveva comprò un revolver per difendersi e un grammofono per ascoltare la musica. Per mantenersi, la sera raccontava storie facendo della sua casa un teatro: la gente andava da lei per sentirla improvvisare racconti diversi a seconda del tema richiesto dal pubblico. La “Bella di nulla” è la bisnonna paterna dell’autrice.
La biografia dell’autrice
Elisabetta Salvatori nasce in Versilia. Dopo gli studi artistici scopre il teatro e comincia a raccontare. Inizia con le favole: ogni storia che racconta è racchiusa in una valigia, come un piccolo teatrino viaggiante. Poi si avvicina alla narrazione per adulti e in scena rimane solo la sua voce che in alcuni racconti, quelli dedicati alla sua terra, sa intrecciarsi al dialetto versiliese con delicatezza e maestria. Si occupa di teatro del sacro, teatro civile e storie di passioni riconducibili a personaggi reali pubblici o sconosciuti. Le vicende che sceglie sono vere, le raccoglie incontrando anime, luoghi e tradizioni con la curiosità di chi sa scoprire episodi rimasti nascosti; ne documenta l’origine con cuore e perizia per poi riportarle alla luce e riconsegnarle al pubblico con la cura e la passione di una restauratrice. Il linguaggio è intimo, reale, semplice e per questo dirompente, rende vive le sue trame, cattura chi ascolta. Sentire la sua voce, con tutti i suoi colori, porta lontano, pur restando vicinissimi.
L’appuntamento con lo spettacolo di Elisabetta Salvatori – insieme a quelli di Luca Barsottelli e Fabrizio Brandi – fa parte di una rassegna teatrale regionale, Narratori erranti (ideata e curata da Fabrizio Brandi, Marco Azzurrini, Elisabetta Salvatori e Luca Barsottelli), per la quale il Magazzino di Antonio è stato scelto insieme ad altri “luoghi di teatro” della Toscana (teatri veri e propri esclusi) dove questi spettacoli, “viaggiando”, andranno in scena.