“Labor Limae”, la mostra di Massimo Dell’Innocenti al Magazzino di Antonio fino a domenica 27 novembre
Si chiama Labor Limae la mostra di pittura e di scultura dell’artista Massimo Dell’Innocenti, che resterà aperta e visitabile anche sabato 26 e domenica 27 novembre al Magazzino di Antonio a Molina di Quosa (piazza Martiri della Romagna 26).
L’artista pisano ha esposto le proprie opere in uno dei luoghi artisticamente più suggestivi e significativi del Lungomonte pisano e in questi otto giorni di mostra sono accorsi molti visitatori, tra cui alcuni insegnanti e studenti del Liceo Buonarroti di Pisa e di altre scuole dove l’artista ha insegnato. Ci sono stati anche momenti dedicati alla poesia, con la presentazione del libro Apparizioni di Piero Panattoni.
La locuzione Labor Limae deriva da un passo dell’Ars di Orazio. Semplicemente un lavoro di limatura che ogni artista compie dopo aver abbozzato l’opera per renderla fluida e comprensibile.
Il luogo scelto per la mostra è anche quello dove storicamente si svolge la stagione teatrale di Molina mon amour, interrotta dalla pandemia ma pronta a tornare a inizio 2023 (presto tutte le informazioni).
Il commento di Valter Cecchetti, artista, socio fondatore di Molina mon amour e già autore di una mostra personale al Magazzino di Antonio a ottobre 2021: “Porto il saluto della nostra associazione a questo artista con l’onore e l’orgoglio di poterlo raccontare, in un luogo molto caro a Molina mon amour, per il quale ringraziamo Antonio. Conosco Massimo fin da bambino, siamo pappianesi di nascita e lui è figlio di un mio grande amico, Fidio, il macellaio del paese. Massimo si affaccia all’arte in punta di piedi e timoroso inizia a frequentare il mio studio. Ho il piacere di essere stato il suo primo maestro e orgoglioso di averlo iniziato al mondo dell’arte che Massimo ha abbracciato a tutto tondo.
Ho fatto visita alla mostra la scorsa domenica, ho sempre seguito se pur da lontano il suo lavoro complimentandomi ogni volta, compreso lo scorso 12 agosto, quando ha avuto l’onore di portare un suo importante lavoro a Stazzema in occasione della commemorazione dell’eccidio.
In questa esposizione è raccolto parte del lavoro di questi ultimi anni. L’artista spazia dalla grafica alla fotografia, dalla pittura alla scultura con cui configura statue e oggetti servendosene per comporre le opere pittoriche.
Il tema ispiratore è comunque la donna, che raffigura con il suo stile predominante usando tecniche miste che affascinano l’osservatore, lo immergono e lo abbracciano nei colori tenui quasi dismessi ma che all’unisono ti conducono in un mondo fantastico. Il piacere di aver auto Massimo appena adolescente al mio fianco e ritrovarlo in questa superba veste è un motivo di grande orgoglio. L’allievo ha superato il maestro”.